My American Journey
Ho avuto modo di conoscere Lingua Academy circa due anni fa, quando finalmente sono riuscito a coronare il mio più grande sogno, quello di trascorrere un anno negli USA.
Ho scelto questa associazione perché sin da subito mi è sembrata la più seria, la più incline a dedicarsi completamente al candidato, e a cercare di orientarlo al meglio nella scelta di vita che sta per intraprendere, quella scelta che determinerà per sempre il suo futuro.
“Alessio Welcome To America”!
Con questa frase è iniziata quella che sarebbe diventata l’esperienza più bella della mia vita, quell’anno pieno di emozioni, gioie, amicizie, incertezze…
All’inizio nulla sembrava reale. Stavo calpestando il suolo delle Star di Hollywood e delle più illustri icone della musica, ero finalmente nella “Land of Freedom” e stavo vivendo il mio sogno americano in uno Stato fino a poco prima sconosciuto, ma che sarebbe diventato ben presto la mia seconda casa: North Carolina.
Il primo giorno di scuola è stato ciò che ha posto realmente inizio alla mia nuova vita, e non è stato affatto facile. Non conoscevo nessuno, non avevo idea di cosa si stesse parlando e sembrava che tutti parlassero di me; la lingua era il più grande ostacolo e quella vita non sembrava più appartenermi.
Le numerose attività organizzate dall’associazione Americana con cui collabora Lingua Academy sono state di grande aiuto per sfuggire alla monotonia quotidiana e alla tristezza; conoscendo molti altri ragazzi provenienti da diverse parti del mondo ho realizzato di non essere solo, tutti stavano vivendo una situazione simile alla mia. Inoltre, l’associazione metteva a disposizione di ogni ragazzo un “community advisor” per qualsiasi dubbio o problema che stava vivendo.
Più il tempo passava, più la lingua non rappresentava più un problema…
Cominciai a conoscere nuove persone ogni giorno, cercavo di iscrivermi a tanti club e attività extra scolastiche per instaurare nuovi rapporti di amicizia.
La famiglia che mi ha accolto mi ha trattato come un vero e proprio figlio biologico, e non avrei potuto trovare di meglio. Grazie a loro ho avuto modo di visitare moltissimi luoghi dell’America che pensavo esistessero solo nei film, come i paesaggi di Los Angeles o le cascate del Niagara!
I mesi ormai volavano ma la scuola e la mancanza di casa non rappresentavano più un problema, e in quel momento capii che la partenza cominciava ad avvicinarsi. Avevo ormai una nuova vita, con nuovi amici, nuove attività, nuovi compiti da svolgere e già immaginavo quanto triste sarebbe stata la partenza dopo un anno scolastico negli USA.
Quel bitter – sweet feeling della partenza cominciava a sentirsi e questa volta non c’erano cartelloni o feste di benvenuto, ma frasi come “It’s not a goodbye, it’s a see ya later” – “Non è un addio ma un arrivederci”.
La partenza ha rappresentato l’ultima fase della mia evoluzione formativa in America, ho imparato ad affrontare le sfide della vita e ho imparato che, nonostante tutto abbia una fine, l’importante è vivere intensamente e apprendere quanto più possibile con passione e dedizione.
L’esperienza di un anno scolastico all’estero…
…mi ha segnato, mi ha fatto crescere e mi ha preparato ad affrontare gli ostacoli che incontrerò nel mio percorso di vita.
“È strano tornare a casa… è tutto uguale… gli stessi odori… le stesse sensazioni… le stesse cose… ti rendi conto che l’unico a essere cambiato sei tu.”
Tags: soggiorni linguistici, studiare all'estero, studiare negli Stati Uniti
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